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La squadra dei maggerini di Braccagni è nata nel 1979 e comprendeva un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni, guidati da Patrizio Galeotti e Roberto Fidanzi.
Nacque perché all’interno delle nostre famiglie si respirava aria di “maggio”, così come nel nostro paese. L’idea ci venne passeggiando tra gli stand della Fiera del Madonnino (allora ai primi vagiti), facemmo solo una “prova” al podere Società ed il 30 aprile un drappello di giovani mosse dalla Case Rosse armato di chitarra e armonica a bocca (suonate da Patrizio) e tanto entusiasmo, inoltrandosi a piedi nella campagna profumata di Primavera. Non sapevamo di essere all’inizio della nascita di una fantastica avventura che a distanza di oltre 30 anni dura ancora. Nonostante la nostra evidente impreparazione, l’accoglienza che ci fu riservata fu bellissima e decidemmo che l’anno successivo dovevamo fare le cose per bene, perché il “maggio” era una cosa seria.
Fu interpellato Silvestro Galli, babbo dell’amico Edo, con un passato da maggerino e con grandi capacità di fare gruppo, che ebbe il ruolo di corbellaio, il quale coinvolse suo cugino Polido Pandolfi, un vero poeta anziano del “maggio”. Il giro nella notte tra il 30 aprile ed il 1 maggio 1980 fu un’esperienza indimenticabile: partimmo stipati nel camioncino del Greco cantando tutta la notte fino al giorno dopo. Silvestro, seppur minato nel fisico da un male incurabile, rimasto con un filo di voce, resse fino all’ultima tappa. A luglio la malattia lo portò via per sempre: sulla bara il suo cappello da maggerino, i cui colori sgargianti stridevano con il colore sinistro del lutto. Di fronte a quel cappello la promessa di quei ragazzi di portare avanti quello che Silvestro aveva saputo trasmetterci.
Poi l’incontro con l’antropologo Roberto Ferretti, nacquero così le Befanate e si costituì di fatto il Gruppo, che fu dedicato appunto a Galli Silvestro (molti ci rimproverano il fatto che abbiamo anteposto il cognome al nome, ma ormai è nato così).
Negli anni ’80 i maggerini furono guidati da Sergio Rubegni, coadiuvato di volta in volta dai poeti: Minore Vegni, Giocondo Storai, Umberto Lozzi detto “Volpino”. Nel 1982 ci fu anche un riuscito raduno di squadre di maggerini al campo sportivo.
Dopo una breve pausa di transizione coincidente con la fine degli anni ’80, nel 1991 si ricostituisce il Gruppo Tradizioni Popolari Galli Silvestro, più voglioso che mai di fare. Nascono il periodico La Sentinella del Braccagni, le Mostre, gli Incontri, si intensifica la ricerca antropologica sul territorio: questi sono i rami, il tronco principale continua a rimanere il “maggio”, anche con la Festa del 1 Maggio sorta proprio nel 1991.
Sempre nel 1991 la squadra era da rifare ex-novo: a suonare la fisarmonica furono chiamati Fabrizio Vecchiarelli ed il Ciacci dell’Olmini, poeta Sergio Rubegni e Minore Vegni; l’anno successivo entrerà in squadra il fisarmonicista Maurilio Boni, destinato ad avere un ruolo di riferimento all’interno della squadra, mentre sempre nel 1992 nasce la squadra dei giovani maggerini del Bruna guidata dal poeta Pietro Pimpinelli, spalleggiato da Federico Sartoni. Negli anni ’90 diversi poeti si alterneranno alla guida della squadra: Mauro Chechi, Lio Banchi, Minore Vegni, Edo Pettorali, che lascerà il testimone ad un giovanissimo Enrico Rustici e poi ancora a Francesco Cellini.
Attualmente le squadre di Braccagni sono due, una che ha come punto di riferimento Maurilio Boni, l'altra Enrico Galli.