La Sentinella del Braccagni

Edizione 2006

 

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San Rocco anno 1934

di Paolo Ponticelli

 

 

 

 

Agli albori di Marina di Grosseto

 

SAN ROCCO, ANNO 1934

di Paolo Ponticelli

 

Spettabile Sentinella,

ho ritrovato tra le mie carte un tema che a 14 anni scrissi alla scuola media (allora Ginnasio Inferiore) sulle vacanze passate al mare a San Rocco, ancora non esistendo Marina di Grosseto. Invio copia dell’originale. E’ del 1934.

Penso che meritino tre sole considerazioni su quanto detto da un ragazzo:

1)      si andava al mare “in autunno”, forse perché vi era minor pericolo per la malaria…

2)      parlando di “Punta di Follonica”, detta “Punta Troja” in antico, io so già che lì c’è la villa di Italo Balbo, che lì si è piazzato dopo la nomina a Governatore della Libia, e che poi ribattezzerà “Punta Ala” (1934). Di lui ci hanno parlato molto a scuola parlando delle trasvolate atlantiche in formazione di idrovolanti:

1931: 14 aerei Orbetello – Rio de Janeiro

1933: 24 aerei Orbetello – New York – Chicago

3)      minor importanza di San Rocco rispetto alla Versilia (Viareggio) perché collocata “in Maremma”, segno evidente delle riserve dei senesi che andavano a far le “bagnature” a Viareggio… Solo quelli che facevano “l’estatatura” a Massa Marittima, scendevano ardimentosi a far il bagno a Follonica…

Sono considerazioni inconsapevoli di un Ragazzo.

Pensando che la cosa Vi possa interessare, unisco la copia del testo originale.

Cordialmente, Paolo Ponticelli

 

Nota della Redazione: ringraziamo il dr. Paolo Ponticelli, persona dotata di una instancabile vivacità culturale, dalla quale trapela il suo enorme attaccamento alla Maremma. Il tema che ci ha mandato, ci riporta ai primi vagiti di Marina di Grosseto (allora San Rocco).

Cogliamo anche l’occasione per inviargli le nostre più sincere condoglianze per la scomparsa della moglie.

 

Tema

Dove e come avete trascorse le vacanze

 

Il periodo più bello delle mie vacanze è stato nell’autunno, che ho passato al  mare. Il posto dove ero si chiama San Rocco, vicino a Grosseto, un piccolo paese tutto  di villini, sorto proprio quest’anno, che se non fosse per la poca importanza e se non fosse nella Maremma, come bellezza di spiaggia potrebbe far concorrenza a Viareggio. Il panorama è bellissimo e molto spazioso: a nord

è limitato dalla punta di Follonica, dove si trova la villa di S.E. Balbo, davanti spiccano le isole d’Elba, del Giglio e anche una delle tre Formiche di Grosseto; a sud la spiaggia seguita fino al monte Argentario, interrotta soltanto dalla sporgenza della foce dell’Ombrone. Come paese non è certamente bello, perché i villini sono piccoli e non molti, ma altri sono in costruzione per la prossima stagione. Qui i miei fratelli ed io ci siamo divertiti per tre intere settimane. La mattina facevamo buche, castelli, corse e molti altri giuochi che si usano al mare; ma il più grande divertimento, per noi, era il bagno, che grazie alla stagione bellissima potemmo fare fino all’ultimo giorno.

Verso le dodici si entrava tutti in acqua e vi si stava anche più di un’ora. Dopo una settimana imparammo un poco a nuotare e allora facevamo alla meglio le gare di nuoto. Un altro gran divertimento era quello di salire in due sopra una camera d’aria d’automobile, ben gonfia, e remando con le mani servirsene come una barca. Una volta però ebbi paura perché si rovesciò, e se non mi avesse ripreso in tempo mio fratello, chissà quanta acqua avrei bevuta..

La sera ci si muoveva meno, e in generale si leggeva tutti insieme.

Il tramonto era bellissimo, perché le isole in quei pochi minuti si vedevano ancora più chiare e parevano infuocate; poi la luce diveniva sempre più pallida e man mano fra noi e le isole saliva come una nebbia, e con l’oscurità sparivano. Allora l’orizzonte diveniva drittissimo e soltanto in un punto si vedeva brillare il faro di una Formica.


 

 

 

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