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29 ottobre 2004: un giorno indimenticabile
per Braccagni, una alluvione, a giudizio di molti, che ha colpito la
nostra zona in maniera ancora più devastante di quella del 1966. La
pioggia, iniziata a cadere nel primo pomeriggio, ha raggiunto la quota
record di 180 millimetri, provocando l'esondazione di fossi come la
Bandinella, Sparapane, ma soprattutto del torrente Fossa.
In poco tempo Braccagni è rimasta isolata, con scene drammatiche: le case
nuove e quelle della parte a valle del paese allagate; un pulman con nove
bambini a bordo bloccato sull'Aurelia all'altezza dell'Ufficio Postale,
soccorso dai militari della stazione dei carabinieri di Braccagni guidati
dal maresciallo Di Meglio e portati in caserma e qui accuditi e
rifocillati; una donna che telefona alla CRI per un intervento ma che non
può essere raggiunta (per fortuna il caso si risolve da solo), ma è
soprattutto verso sera sull'Aurelia all'altezza del bivio di Siena che si
scatena il finimondo. Le testimonianze raccontano di uno scenario
infernale, apocalittico: il rumore assordante dell'ondata di piena che
cresce di continuo, travolgendo ogni cosa; sull'Aurelia a quattro corsie
la Stradale che intima agli automobilisti di spegnere i motori per
raccogliere le grida disperate delle persone circondate dall'acqua, con i
riflettori dei vigili del fuoco che cercavano di individuarle.
Persone aggrappate ai cartelli stradali,
sopra i tetti delle macchine, che in qualche caso sono state trascinate
via dalla corrente. E' un miracolo che non ci sia scappato la vittima,
basta pensare a quello che è successo ad un ragazzo di Roccastrada, il
quale all'altezza del Ponte della Fossa è stato portato via dalla corrente
e addirittura risucchiato dentro un grande tubo, perdendo i sensi. Si è
ritrovato dove l'acqua era più bassa, vicino al pod. Santa Cesira, e
questa è stata la sua salvezza.
Il giorno dopo la conta dei danni: famiglie di agricoltori disperate, in
ginocchio: distrutte le serre di Lino e Artemisio Bellini che avevano
tutti i prodotti pronti per la ricorrenza dei morti, colpite le aziende
Grottanelli, Balestri, Scolari, Nucci, il Convima e l'elenco potrebbe
continuare.
Poi le polemiche, il rimbalzo di accuse tra le varie istituzioni per le
responsabilità, "la colpa è della nuova Aurelia che fa da diga", ritorna
in discussione l'area fieristica del Madonnino finita sott'acqua.
Braccagni al centro dei servizi televisivi di tutti i più importanti
mass-media nazionali. Speriamo che in futuro non si ripeta più e che il
nostro paese salga alla ribalta per altre notizie più liete.
Ecco un ampio resoconto fotografico realizzato da CLAUDIO LONGOBARDI il
giorno dopo il tragico evento.
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