Oggi come ieri in Toscana, ma soprattutto in Maremma, nella notte tra il 30 aprile ed il 1 Maggio è possibile ascoltare ancora questo canto itinerante di questua le cui origini ci riconducono all'antico culto degli alberi e dei rituali agresti; un rito propiziatorio divenuto un canto augurale nel quale si trasmettono gli auguri gioiosi per l'arrivo della Primavera, al rifiorire della natura dopo i rigori dell'Inverno, auspicando fertilità e buon raccolto. Così in Maremma è facile imbattersi in queste variopinte brigate di "maggerini" tutte adornate di fiori e colori che vagano di podere in podere, partendo il pomeriggio del 30 aprile per arrivare al pomeriggio del giorno dopo. Queste squadre di inconsueti visitatori notturni sono formate in genere di 10/15 elementi; vestono abiti e cappelli solitamente decorati con fiori di carta e nastri colorati. Il canto è accompagnato dal suono di strumenti musicali quali la fisarmonica e la chitarra. Nei gruppi, oltre alle voci del coro, troviamo vari personaggi coma la figura centrale del Poeta che in genere compone il testo del "maggio" ed intona il "permesso" per entrare nei poderi ed il "ringraziamento" prima di uscire, sempre in "ottava rima"; l"Alberaio" che porta un ramoscello d'alloro fiorito simbolo del "Maggio"; il "Corbellaio" incaricato di raccogliere e custodire i doni e le offerte fatte dalle famiglie che in seguito saranno consumate in un pasto comune chiamato "Ribotta".
30 aprile 2023: ben due squadre di maggerini si sono aggirate nella campagna di Braccagni a "cantare il maggio".
1 maggio 2023: Festa del Maggio di Braccagni in via dei Garibaldini, 42 presso il Centro Gli Anta. Storico raduno delle squadre di "maggerini". Nonostante le giornata di pioggia, la manifestazione si è potuta svolgere ugualmente al coperto.